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Colonscopia Virtuale

Affidabilità e Precisione per la Tua Salute da oltre 40 anni.

La colonscopia virtuale è un esame non invasivo di uso ormai consolidato nella pratica clinica. Consente di studiare la parete del colon simulando la colonscopia tradizionale. Si tratta di una procedura condotta sulla workstation utilizzando immagini TAC. La superficie della mucosa è evidenziata come in un’animazione grafica, identica a quella di un film realizzato al computer. Pertanto non è possibile eseguire un’eventuale polipectomia. Tuttavia si possono evidenziare irregolarità della superficie (come nel caso di polipi o tumori), buchi di parete (come nel caso di diverticoli), restringimenti e ostruzioni del lume.

Riconoscimento della patologia organica del colon

L’obiettivo fondamentale della colonscopia virtuale è quindi il riconoscimento della patologia organica del colon, quali polipi e tumori. L’esame di colonscopia virtuale ha sostituito completamente il clisma a doppio contrasto, perché presenta una più elevata accuratezza diagnostica. Per l’esecuzione dell’indagine il paziente viene fatto accomodare sul lettino della TC. Attraverso il retto si introduce una sonda di piccole dimensioni con la quale si insuffla aria. Si eseguono quindi due scansioni, a respiro trattenuto, della durata di pochi secondi, in decubito supino e prono. L’indagine termina con la rimozione della sonda rettale previo svuotamento del colon del suo contenuto gassoso. L’esame è solitamente ben tollerato: l’insufflazione di aria viene interrotta appena il paziente avverte dolore. Per meglio distendere il colon si puó utilizzare un farmaco miorilassante. Prima dell’indagine il paziente deve effettuare un’adeguata pulizia intestinale con una dieta priva di scorie e l´assunzione di lassativi.

Riconoscimento della patologia organica del colon

Le principali indicazioni dell’indagine sono:
screening del carcinoma colorettale nei soggetti asintomatici di età superiore a 50 anni;
dopo una colonscopia tradizionale incompleta;
nei casi di intolleranza alla colonscopia tradizionale;
nei casi di aumentato rischio di complicanze alla colonscopia tradizionale;
nei casi di alterazione dell’alvo;
malattia diverticolare.
L’esame è invece controindicato in tutti i casi di aumentato rischio di perforazione.