L’ormone della crescita, conosciuto anche come somatotropina o GH (growth hormone) è una proteina prodotta dall’ipofisi.
L’ormone viene prodotto maggiormente duranti gli anni di sviluppo (infanzia e adolescenza), andando via via diminuendo (cessando pressoché la produzione quando si diventa anziani). L’attività produttiva è regolata dalla produzione di sostanze nell’ipotalamo, e può essere stimolata da sonno, stress, esercizio fisico e bassa glicemia.
L’ormone viene rilasciato ad intervalli regolari, con picchi maggiori durante la sera.
Un deficit di produzione di questo ormone può essere motivato da cause congenite (bassa statura da giovanissimi e lenta crescita), oppure da cause acquisite (che si possono verificare a qualsiasi età).
Nei casi di cause congenite si parla in genere di cause genetiche o malformazioni, mentre per cause acquisite si parla di:
Tumori benigni all’ipofisi;
Tumori della regione ipofisaria;
Patologie infiammatorie dell’ipofisi;
Traumi cranici.
Stimola la crescita delle ossa;
Promuove la crescita degli organi;
Stimola la replicazione cellulare;
Migliora il nostro rapporto psico-fisico;
Attiva e migliora il nostro metabolismo (intensificando l’attività di smaltimento dei grassi e riducendone di conseguenza l’accumulo, aumenta il tasso di zuccheri nel sangue e stimola la sintesi delle proteine);
Accresce i muscoli.
Stimola lo sviluppo delle cartilagini di accrescimento;
Va notato che in età adulta si perdono i benefici legati all’accrescimento, ma rimangono quelli relativi al benessere psico-fisico, al miglioramento del metabolismo e in generale aiuta a contrastare eventuali patologie legate all’invecchiamento.
Mancanza di energia;
Perdita di interesse verso le attività quotidiane;
Depressione;
Riduzione del desiderio sessuale;
Aumento della massa grassa;
Riduzione della massa muscolare;
Ridotta capacità di fare esercizio fisico;
Riduzione della densità ossea;
Aumento del colesterolo cattivo (LDL) a scapito di quello buono (HDL);
Riduzione delle capacità cardiache e respiratorie.
È necessaria una visita con l’endocrinologo, il quale effettuerà anche una serie di test e dosaggi ormonali.
Se si dovesse accertare un deficit ormonale, il medico provvederà a prescrivere la terapia più adeguata, spesso legata alla somministrazione controllata di ormoni prodotti in laboratorio, con risultati visibili dopo almeno 2-3 mesi.